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Psicologa Psicoterapeuta - Analista Transazionale - Terapeuta EMDR

Bullismo e Cyberbullismo: fenomeni da non sottovalutare in infanzia e adolescenza.

Nel mondo 1 studente su 3, tra i 13 e i 15 anni,  ha vissuto esperienze di bullismo. Nel mondo 246 milioni di bambini e adolescenti subiscono ogni anno qualche forma di violenza a scuola o episodi di bullismo. Anche il cyberbullismo è in sensibile aumento con conseguenze psicofisiche.

https://www.iene.mediaset.it/video/cyberbullismo-drammi-giorgia-andrea-sofia_1116563.shtml

Secondo alcune ricerche, conoscere il fenomeno in modo approfondito, rappresenta un’efficace strategia di prevenzione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo. Infatti, gli adolescenti diventano capaci di riconoscere il fenomeno, si rendono conto delle conseguenze (legali per l’autore e psicofisiche per il bersaglio), e imparano ad attuare delle efficaci strategie di risoluzione del problema. Pertanto la consapevolezza: scoraggia potenziali autori di bullismo e cyberbullismo, sostiene potenziali vittime ad attivare strategie di coping (rivolgersi ali adulti quali genitori e insegnanti), supporta gli spettatori a non rinforzare il bullo ma a  difendere la vittima.

Le conseguenze sono sia a breve termine che a lungo termine e impattano sull’identità, le relazioni e la salute mentale della persona. Infatti, essere stati vittime di bullismo comporta strategie di evitamento come ritiro sociale, disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e memorizzazione, disturbi psicosomatici come mal di stomaco e mal di testa; inoltre a lungo termine bassa autostima, depressione, ansia, isolamento sociale, PTSD – Disturbo Post Traumatico da Stress, insuccesso scolastico e lavorativo, fino al suicidio (Caso Carolina Picchio, 2014).

 

Esistono attualmente programmi di prevenzione e contrasto che consistono nel far conoscere il fenomeno per promuovere la sicurezza in Internet incentivando un uso  consapevole e responsabile di internet e nello stimolare le Life Skills (empatia e collaborazione) attuabili nella Scuola. Inoltre, risultano efficaci dei trattamenti psicologici e educativi sia per le Vittime sia per i Bulli. Ad esempio la psicoterapia EMDR.

 

BULLISMO

Il bullismo è un insieme di atteggiamenti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o verbale commesse da un soggetto “forte” (il bullo) nei confronti di un soggetto percepito come “debole” (la vittima) alla vista di un gruppo (spettatori).

Il Bullismo non è: un singolo episodio di prepotenza, lite, antipatia personale, rissa per il possesso di un oggetto, scontri verbali o fisici sporadici. Le caratteristiche essenziali sono:

  •  intenzionalità
  • persistenza nel tempo
  • asimmetria di potere.

Il Bullismo ha lo scopo di sopraffare.  Si configura quindi come un comportamento sistematico e ripetuto in una situazione di disuguaglianza di forza e di potere.

Spesso sia il Bullo sia la Vittima provengono da famiglie in cui assistono a violenza. Entrambi hanno un rapporto non sano con l’emozione della rabbia. Il fenomeno riguarda sia i maschi che le femmine, dai 7 ai 18 anni e si manifesta soprattutto a scuola (aule, palestra, tragitto, zone ricreative) e quando gli adulti non sono presenti.

 

FORME DI BULLISMO – Come si manifesta?

Diretto: Fisico e Verbale.

Indiretto: Sociale e Manipoativo.

 

Le caratteristiche dei ruoli coinvolti:

VITTIMA: Remissivo, insicuro, timido, non reagisce, con bassa autostima.oppure.. irrequieto e invadente (Vittima Provocatrice).

BULLO: Dominante, aggressivo, con elevata autostima, scarsa tolleranza alle frustrazioni e alla regole.

SPETTATORI: Fiancheggiatore: esegue gli ordini del bullo.Sostenitore: approva e si diverte. Difensore: aiuta la Vittima.Neutrale: assiste senza fare nulla.

VITTIMA PROVOCATRICE: provoca il bullo fino ad ottenere una reazione.

 

CYBERBULLISMO

Si tratta di bullismo digitale  ed è un fenomeno legato all’uso sempre più diffuso del web tra gli adolescenti e viene agito a età sempre più basse.

L”inconsapevolezza delle conseguenze dell’uso inappropriato dei social network e del web provoca danni a volte anche irreparabili, come il suicidio. Differenze col Bullismo- anonimato- diffusione più veloce ed estesa -mancanza di feedback che limita l’empatia,  l’assunzione di responsabilità e l’autoregolazione.

 

Forme di Cyberbullismo – come si riconosce?

  • Flaming: L’invio di messaggi online violenti e volgari mirati a suscitare scontri verbali.
  • Exclusion: Escludere una persona da un gruppo, per farla stare male e isolarla.
  • Harassment: L’invio ripetuto di messaggi insultanti, scortesi, telefonate mute.
  • Trickering: L’inganno, ovvero ottenere la fiducia di qualcuno per poi pubblicare o condividere con altri informazioni personali confidate o immagini intime senza consenso.
  • Denigration: Denigrare una persona via chat per danneggiare la sua reputazione e la sua web-reputation diffondendo notizie false e pettegolezzi.
  • Exposure: La pubblicazione online di informazioni private e/o imbarazzanti su un’altra persona al fine di ridicolizzarla e suscitare vergogna.
  • Sexting: Diffusione di messaggi e immagini espliciti che vengono poi diffusi per ferire anche a scopo vendicativo (Revenge Porn).
  • Impersonation: Fingere di essere un’altra persona per ingannare l’altro o pubblicare contenuti inappropriati e rovinare la web-reputation di una persona.
  • Cyber-Bashing: Fare il video di una molestia per poi diffonderlo via chat e social network.
  • Cyberstalking: Molestie, minacce e offese ripetute via chat, e-mail e social al fine di terrorizzare.
  • Grooming: Tecnica di manipolazione psicologica attuata da un adulto nei confronti di un minore al fine di ottenere fiducia per sessualizzare la relazione o concretizzare un abuso.

Prevenzione e Contrasto

Per prevenire e contrastare il fenomeno del Bullismo, e la sua forma digitale Cyberbullismo, è fondamentale sviluppare le Life Skills: abilità che servono per gestire le proprie emozioni, sapersi relazionare con gli altri con rispetto e collaborazione, saper chiedere aiuto, saper pensare alle conseguenze delle nostre azioni e per trovare soluzioni. Questo è possibile grazie ad interventi educativi a Scuola, in Famiglia e in Società.

Alcuni consigli:

  • Pensa prima di parlare
  • Pensa prima di postare o scrivere
  • Non ferire i sentimenti altrui per divertimento o per ottenere approvazione da parte degli altri
  • Distingui tra Giusto e Sbagliato
  • Parla di episodi e cerca il confronto con gli Adulti

 

Intervenire

Se sei vittima o spettatore di questo fenomeno, rivolgiti agli adulti di cui ti fidi (genitori, familiari, insegnanti) per chieder aiuto e non restare solo/a.

Inoltre:

  • Rivolgersi al Gestore del Sito
  • Rivolgersi alle Forze dell’Ordine e/o ad un Avvocato
  • Consultare Siti attendibili
  • Conoscere la Normativa (Costituzione, Codice Civile, Legge 71/2017)

 

Vedi anche –> Genially – Bullismo e Cyberbullismo – 2023

 

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

Unicef – OMS – ISS –  Emdr

Ministero della Salute

Occhini L. (2023). Psicologia clinica per insegnare. Zanichelli: Bologna.

Occhini L. (2014). Bullismo a scuola: conoscere il fenomeno per prepararsi ad intervenire. Educational Reflective Practices.

 

APPROFONDIMENTI

Telefono Azzurro

Generazioni Connesse – SIC

Unicef

Parole O-Stili

Generazioni Connesse