In questo articolo presento in modo sintetico le caratteristiche del Narcisista Maligno e della Sindrome da Abuso Narcisistico nella Vittima della sua manipolazione affettiva. Menzionerò varie parole-chiave in modo da fornire una panoramica su un argomento molto vasto e che richiede ulteriori approfondimenti. Nell’articolo per esigenze grammaticali mi riferirò al “NM” al maschile ma il fenomeno interessa entrambi i sessi in entrambi i ruoli.
L’immagine sopra rappresenta una donna in piedi a testa alta che guarda avanti, poggia una mano sul ventre e una sulla testa, a proteggere la propria mente e le proprie emozioni. Dietro un grande occhio aperto, in grado di vedere la realtà e la verità. Al suo fianco la gigantesca maschera dorata e dai lineamenti perfetti ma rotta e con lo sguardo vuoto, come l’interiorità del NM.
Conoscere per riconoscere e quindi proteggersi
Il Narcisista Maligno, o la Narcisista Maligna, è un manipolatore perverso, una persona che manipola gli altri per i propri scopi con diverse modalità relazionali, non ha empatia verso gli altri, non sa amare ma cerca di sottomettere la partner e renderla dipendente, sfrutta e getta chi non gli serve più o lo smaschera, è molto distruttivo sia verso gli altri che verso sé stesso.
Per il NM la relazione affettiva è solo una questione di “potere e controllo” anziché di “amore e rispetto”. Il NM aggancia il Bersaglio con il “love bombing”, cioè esagerate dimostrazioni di attenzione, interesse, regali, fornisce al bersaglio ciò di cui ha bisogno, in maniera sia seducettiva sia paterna, vende illusioni, conquista la sua fiducia per poi nel tempo perpetrare l’annientamento psicologico con diverse tecniche manipolative fino all’abbandono improvviso e ingiustificato. Nel caso di un NM donna, usa la sensualità e la sessualità per agganciare il Bersaglio uomo.
Il NM all’inizio idealizza il Bersaglio, lo vede come perfetto ma conclusa questa prima fase, non riesce ad accedere ad una fase più matura del rapporto in cui emergono sfaccettature che aumentano la complessità di ciascuno. Il NM non è in grado di integrare i vari aspetti della persona e vederla nella sua interezza e unicità, come non sa farlo con sé stesso. Non è in grado di amare e di stare in intimità. E quando la partner inizia a cogliere le sue incongruenze e a rimandargliele, cioè quando la donna-oggetto usata come “specchio” non riflette l’immagine perfetta di cui il NM ha bisogno, quando fa presenti i propri bisogni e richieste o pone dei limiti dicendo di no al controllo, cioè si ribella anziché sottomettersi, il NM sente di non avere potere nella relazione. Per cui passa alla svalutazione, all’abbandono e ad un nuovo Bersaglio per vendicarsi.
Il NARCISISTA con la sua “truffa amorosa” non solo spezza il cuore del bersaglio ma manda in pappa il suo cervello. Alcune tecniche manipolative che usa e sue caratteristiche:
- “Love bombing” o bombardamento d’amore.
- Bugie sistematiche.
- Non sa provare sentimenti ma è abile nell’imitarli e simularli.
- Non è autentico, non è sé stesso ma nasconde e ha segreti.
- Esagera i propri successi e i propri problemi per attirare a sé, ricevere complimenti e compassione.
- Si prende i meriti di ciò che va bene ma non le responsabilità dei propri errori.
- “Gaslighting” cioè altera i dati di realtà per far credere al bersaglio di avere torto.
- “Future faking” cioè parla di un futuro che non ha intenzione di realizzare (andare a vivere insieme, sposarsi, avere figli ecc..).
- “Triangolazione” cioè usa una terza persona per ferire il Bersaglio, per farlo ingelosire, sentire insicuro, riferire messaggi o diffondere maldicenze, le cosiddette “scimmie volanti”.
- Non rispetta i no, i limiti e le regole, perché si sente al di sopra di tutto e tutti, speciale, e non tollera frustrazioni ma esige gratificazioni immediate.
- Ha un “harem” di donne, ex, amiche, colleghe da cui attingere.
- Tradisce sistematicamente. Le amanti sono pedine nella sua scacchiera, possono essere del tutto ignare dell’esistenza della partner ufficiale perché di un’altra città oppure consapevoli di intrufolarsi in una coppia. In questo secondo caso sono donne cadute nella rete del NM, altre prede e vittime che il NM farà soffrire. Il NM tradisce perché ha bisogno di drammi per sentirsi al centro dell’attenzione, di agire di nascosto e provare il brivido del rischio di essere scoperto e il trionfo per averla fatta franca mentre una serie di donne soffre per lui e la partner non se ne accorge. Inoltre, per sabotare la propria relazione sana e mettere distanza psicologica con l’altro evitando il rischio dell’intimità, di essere sé stesso e di essere felice.
- Ha relazioni extra anche con persone dello stesso sesso (spesso è bisessuale o omosessuale latente).
- Sfrutta il Bersaglio ma non gli è riconoscente perché tutto gli è dovuto e non è mai abbastanza.
- Non rispetta i bisogni e le richieste degli altri, se non a scopi manipolativi.
- Non chiede mai scusa o solo per manipolare.
- Usa massicciamente la “scissione e la “proiezione” per mettere all’esterno aspetti inaccettabili di sé stesso.
- Giudica e critica continuamente gli altri.
- Riversa sul Bersaglio tutte le responsabilità di ciò che non funziona nel rapporto, lo fa sentire in colpa e inadeguato.
- Ferisce e non prova alcun rimorso anzi ne prova godimento e trionfo.
- Stabilisce il “doppio legame”, che consiste nella discrepanza tra comportamento verbale e non verbale, cioè promette e non mantiene, dice una cosa e ne fa un’altra, è ambiguo, mostra molte incongruenze.
- “Ghosting” cioè chiude la relazione sparendo all’improvviso e senza dare spiegazioni, solitamente in un periodo complesso del bersaglio (ad esempio chemioterapia, gravidanza, traguardo professionale, lutto familiare ecc..).
- Trattamento del silenzio e indifferenza.
- Isola il Bersaglio dai suoi amici e famiglia e gli mette contro i propri in modo da renderlo fragile e dipendente.
- Spesso svolge attività di volontariato per mostrarsi la meglio ed essere insospettabile.
- Favori o regali costosi a amici e familiari. E’ un modo per manipolare, fare bella figura, pulirsi la coscienza o manifestazione del meccanismo di difesa della “formazione reattiva”. Altrimenti, è molto tirchio.
- Fa “l’eroe della situazione” per ricevere approvazione sociale e ammirazione.
- Fa “compartimentazione, divide la propria vita in settori e in ognuno indossa una maschera diversa. Fa in modo che persone di diversi settori non si incontrino per non far emergere discrepanze che lo riguardano e scoprire verità.
- E’ egosintonico, incapace di “insight” psicologici e di esami di coscienza.
- E’ privo di un’etica, non è empatico, non sa mettersi nei panni degli altri e non sa amare.
- Si rende indispensabile in modo che il bersaglio sia dipendente, cerca di avere tutto il potere nella relazione e di sottomettere il Bersaglio per gestirlo.
- Crea dei litigi ad hoc.
- “Breadcrumbing” cioè tiene in sospeso il bersaglio con promesse, ambiguità, senza mai definirsi.
- È aggressivo in modo diretto oppure è passivo-aggressivo.
- Divulga informazioni personali di partner, ex e amici stretti, violando la loro privacy a loro insaputa.
- Parla male alle spalle inventando calunnie, dicendo ad esempio che il bersaglio è “pazzo” o pesante e descrivendosi come vittima.
- Gode della sofferenza del Bersaglio, lo denigra, umilia e ridicolizza, lo fa sentire inadeguato e sbagliato come persona.
- Non chiude mai definitivamente la relazione, cerca di restare amico e può tornare dal bersaglio anche a distanza di anni per ferirlo ancora o controllarlo, dietro false scuse e autocommiserazione. Questo perché vive in un eterno presente, ha bisogno dei drammi per sentirsi vivo e avere argomenti per mettersi al centro dell’attenzione in famiglia e con gli amici.
- Controlla il bersaglio di nascosto, anche dopo molto tempo che la relazione è finita.
- Più NM si sente odiato più si sente potente.
Queste sono tutte forme di Abuso Emotivo che mirano a deteriorare l’integrità mentale della partner e a destabilizzarla. Questo non è amore. Quando sono tutte presenti, si è in presenza di un NM, un sadico o uno psicopatico.
Il NM non sente emozioni come la gioia, ma solo rabbia, invidia e noia che coprono una profonda depressione latente e paura dell’autenticità. Si nutre dell’ammirazione e delle attenzioni degli altri, di qualunque natura siano. Ha bisogno di esercitare controllo e potere sugli altri. Sceglie solitamente bersagli molto in gamba ma anche ingenui, vulnerabili ed empatici, cerca di manipolarli e se questo non gli riesce rompe la relazione. Per vendicarsi fa del male al Bersaglio senza alcun rimorso, sia in modi diretti o indiretti, solo per trarne una gratificazione narcisistica, cioè per sentirsi importante e avere potere sul Bersaglio cioè controllarne il pensiero, le emozioni e il comportamento, anche a distanza di spazio e di tempo.
Il NM solitamente è una persona immatura e irresponsabile che distorce sistematicamente la realtà. Non sa essere autentico nelle relazioni, eterno bugiardo, bambino viziato e capriccioso incapace di crescere e assumersi impegni da adulto, vuole fare quello che gli pare senza affrontare nessuna conseguenza. Proviene da una famiglia d’origine apparentemente perfetta o descritta come tale ma in cui è presente la manipolazione affettiva che il NM ha appreso e carenze affettive associate ad un’assenza di limiti e responsabilità che il NM ha vissuto.
Da adulto sceglie di non prendersi cura di sé aiutandosi con un opportuno percorso psicologico a lungo termine ma sceglie di distruggersi e distruggere chi lo ama. In amicizia, il NM ha “amici Charlie Brown” che usa come “scimmie volanti” e che solitamente gli consentono di rientrare nella loro vita anche dopo lunghe assenze immotivate e scorrettezze, in nome dei vecchi tempi, in vista di scambi di favori o nella speranza di poterlo aiutare a cambiare e salvarlo. Le relazioni del NM che durano, sono patologiche. Se una relazione è sana, il NM la interrompe.
Il NM può arrivare al matrimonio, solitamente gli serve come copertura delle molteplici vite parallele che conduce e per dimostrare a tutti che è sano. Potrà avere dei figli, tra di essi ci potrà essere il “Golden Child”, il figlio preferito perché proiezione narcisistica e sottomesso, o lo “Scapegoat”, il caproespiatorio, il figlio che si ribella perché resiliente e sano, che sarà disprezzato dal NM.
Il BERSAGLIO può essere chiunque, ma spesso si tratta di una persona empatica, profonda, sincera, brillante ma vulnerabile perché presenta una ferita nell’autostima che spesso deriva da un bisogno affettivo infantile irrisolto da colmare che si trascina in età adulta. Probabilmente è stata una bambina poco amata, poco valutata o svalutata. Per cui è abituata a pensare di sbagliare, di avere torto, ad assumersi tutte le responsabilità pur di salvare il rapporto anche se doloroso e a non mettere invece in dubbio ciò che l’altro dice e fa. E’ abituata a mettere in dubbio sé stessa. Pertanto quando incontra il NM inizialmente si sente molto nutrita dal “love bombing” ma il sogno si trasforma presto o tardi in un incubo.
La relazione con un NM e la sua conclusione sono traumatiche in quanto connotate da una spirale di violenza psicologica come svalutazioni, bugie, doppio legame, “gaslighiting”, trattamento del silenzio, isolamento, manipolazioni e calunnie. Alla fine cade la maschera del NM e il Bersaglio è confuso e disperato in quanto non sa più cosa sia accaduto nella relazione, non sa più chi è il NM e ha la sensazione di avere a che fare col “gemello buono” e il “gemello cattivo”, non sa riconoscere cosa è reale e cosa no. Sono conseguenze della manipolazione mentale del NM. Si sentirà profondamente inadeguato e sbagliato come persona, avrà il senso di non sapere più chi è a causa delle svalutazioni e proiezioni del NM oppure non si sentirà più riconosciuto e visto com’è realmente dalla persona che amava, si arrabbia per essere stato truffato e sente di aver subito un’ingiustizia, fatica a chiudere sviluppando una dipendenza affettiva verso il NM.
Per il Bersaglio vale la frase: “Tu mi facevi male e io ti chiedevo scusa!” Il Bersaglio infatti era autenticamente coinvolto nella relazione poiché è capace di amare ed è empatico, si fidava del NM e credeva nei progetti futuri. Il NM invece ha messo in piedi un’articolata recita in cui si è reso importante per il Bersaglio e ha lasciato tracce di sé per farsi ricordare, prima lo ha tenuto legato a sé esaudendo i suoi bisogni poi lo farà con la rabbia. Il Bersaglio sviluppa la Sindrome da Abuso Narcisistico o Trauma da Narcisismo a causa della violenza psicologica del NM.
Alcuni aspetti della Sindrome da Abuso Narcisistico nel Bersaglio:
- Confusione rispetto a cosa è reale e cosa no dovuto al gaslighting
- Dipendenza affettiva e difficoltà a staccarsi dal NM
- Disperazione e angoscia
- Depressione e ansia
- Paura
- Rabbia verso il NM e verso sé stessa
- Pensieri suicidari
- Dolore a ondate e crisi di pianto
- Impulsività e perdita di autocontrollo
- Paranoia
- Fobia sociale
- Senso di colpa e vergogna per aver avuto una relazione con il NM
- Senso di impotenza
- Alterazione del sonno, incubi, insonnia, sonno interrotto
- Alterazione dell’appetito, nausea
- Abbassamento delle difese immunitarie e disturbi psicosomatici
- Logorrea verbale e scritta
- Voglia di dire a tutti la verità
- Senso di solitudine e di vuoto
- Isolamento o bisogno di essere sempre in compagnia
- Senso di inadeguatezza, di essere “sbagliato” o difettoso come persona
- Perdita di identità
Una volta scoperta la recita e caduta la maschera, sta al Bersaglio chiudere il sipario e lasciare il teatro, compreso che il NM è il lupo, sta al bersaglio togliersi il “mantello da Cappuccetto Rosso”, compreso che il “NM è un rospo che non si trasformerà in un Principe grazie al bacio e all’amore”, sta al Bersaglio usare la propria forza d’animo per accettare l’esperienza traumatica e riconoscersi come vittima di un abuso emotivo per poi attivarsi per “proteggersi” e attuare correttamente il “no contact” a vita, elaborare, lasciare andare e dimenticare per infine vivere una vita piena e soddisfacente scegliendo con maggiore consapevolezza le persone di cui circondarsi e con cui instaurare autentiche relazioni affettive connotate da intimità, spontaneità, reciprocità e rispetto.
Di frequente la relazione col NM è solo la punta dell’iceberg. Spesso ripercorrendo la propria vita ci si accorge di quanti narcisisti e narcisiste ci sono stati prima del NM: amiche, colleghi, familiari. Il NM allora può diventare il fondo da cui darsi la spinta per risalire avvalendosi delle proprie risorse, di aiuti mirati e sviluppando resilienza. E soprattutto facendo leva sull’Amore per sé e per la Vita. La vita è un dono, un’occasione preziosa, perché sprecarla?
Alcuni modi in cui il Bersaglio può aiutarsi:
- Comprendere e accettare che la persona che si amava non esiste e smettere di illudersi che tornerà come prima o che cambierà.
- Capire che il NM è una persona affetta da una psicopatologia grave, che non guarirà se non con l’aiuto di professionisti, che è un adulto capace di intendere e di volere pertanto consapevole del male che reca agli altri. Ma sceglie di restare così com’è e di vivere in questo modo. Gli va bene così. Quindi non va giustificato.
- Evitare di fare “stalking” nella disperata ricerca di chiarimenti: il NM continuerà a negarsi, mentire e criticare, inoltre il Bersaglio potrà rischiare una denuncia.
- Evitare di esprimere la rabbia coerente con il maltrattamento subito attraverso insulti: essi costituiscono nutrimento narcisistico e il NM li userà per ridicolizzare il Bersaglio e manipolare gli altri a credere che il Bersaglio sia “pazzo”.
- I luoghi comuni del genere “ha bisogno di trovare quella giusta”, “magari con una brava ragazza cambierà e metterà la testa a posto” sono infondati e lontani dalla realtà nel caso di NM. E’ fatto così e non cambierà a meno che non lo voglia e non segua assiduamente un lungo e profondo percorso psicoterapeutico. Allora forse cambierà.
- Costruire dei “confini” con l’abusatore, sia concreti sia mentali.
- Fare “no contact” se possibile, cioè chiudere tutti i rapporti diretti e indiretti con il NM. Questo implica gettare i regali e cancellare foto, bloccare il numero telefonico e dai social network il NM ma anche amici in comune e familiari. Evitare luoghi frequentati dal NM. Il “no contact” deve essere soprattutto mentale perciò smettere di parlarne e di pensare al NM. Questo è l’unico modo per tutelarsi, disintossicarsi e depurarsi dal veleno del NM. Quando non è possibile il no contact (magari perché ci sono dei figli), adottare il “contatto distaccato”, ovvero usare la consapevolezza di quanto accaduto per non farsi agganciare in schemi relazionali e convinzioni disfunzionali.
- Se si incontra casualmente il NM o familiari o amici stretti, comportarsi in modo naturale, salutare o ignorare e allontanarsi. Fisicamente e mentalmente. Restare centrati su di sé e la propria sfera personale e sociale.
- Se si incontrano casualmente conoscenti, colleghi, parenti del NM evitare di parlare del NM, comportarsi in modo naturale e rimanere sé stessi in modo da non consentire al NM di esercitare un controllo anche a distanza, di spazio e di tempo.
- Cercare o accettare contatti col NM dopo averlo smascherato, equivale a farsi del male agendo come un tossicodipendente che ha bisogno e assume una dose di veleno sapendo che è dannosa.
- Fidarsi della propria mente e essere convinto dei dati di realtà raccolti, non mettersi in dubbio, ascoltare le proprie sensazioni corporee che indicano il pericolo, ascoltare il proprio “sesto senso” e fidarsi della propria capacità di pensare. E scegliere di mettersi al riparo da un rischio.
- Il Bersaglio non è pazzo, sta subendo un abuso emotivo.
- Prendersi cura di sé stesso e “volersi bene”.
- Data la promiscuità sessuale del NM, fare gli opportuni controlli medici (test dell’HIV, Pap-Test ecc…).
- Fare il “bravo soldato”: dormire, alzarsi, lavarsi, mangiare, lavorare, occuparsi della casa e dei propri figli.
- Dedicarsi ad attività piacevoli come un hobby, una passeggiata, un animale domestico, uno strumento musicale, uno sport, una serie tv, cucinare, disegnare, fare giardinaggio, abbracciarsi, fare un corso di autodifesa personale.
- Elaborare il trauma, il dolore, la rabbia di questa esperienza e come eventualmente si collega a esperienze infantili, per infine “andare oltre”.
- Trascorrere del tempo sia con sé stesso sia con altre persone di fiducia.
- Convincersi di andare bene come essere umano e di essere “degno di amore”.
- Sapere che il NM non è felice con la nuova partner come vuole far credere, la nuova partner non è che la vittima successiva, l’eventuale matrimonio non è che una farsa per mantenere la reputazione, l’approvazione della famiglia d’origine, un posto di lavoro, ferire il bersaglio precedente, tutto per nascondere segreti e molteplici vite parallele.
- Accettare che delle scuse vere non arriveranno mai perché il NM è incapace di empatia e di rimorso. Perché? Com’è possibile? Accetta che è così e basta anche senza capirne i motivi.
- Non preoccuparsi delle calunnie, il NM ha saputo creare la reputazione di brava persona ma ha saputo anche farsi terra bruciata intorno. Le persone che sanno pensare in modo autonomo perché dotate di senso critico, non daranno credito alle sue parole.
- Probabilmente il bersaglio non lo saprà mai perché è in “no contact” ma il NM raccoglie ciò che semina, come tutti, non riuscirà a farla sempre franca e rosicherà sapendo di non essere riuscito a distruggere il bersaglio su cui non ha più alcune potere. E se si realizza questo, se sarete felici, vi sarete messe in salvo doppiamente: dal passato traumatico e da un eventuale ritorno futuro. Non tornano mai da chi li ha smascherati, non potrebbero più giocare e hanno paura.
- Condividere e chiedere sostegno a gruppi di persone che hanno vissuto la stessa esperienza e possono comprendere ciò che il bersaglio sta attraversando. A volte familiari e amici non capiscono fino in fondo o incorrono nell’errore di colpevolizzare la vittima o minimizzare le forme di violenza psicologica ed emotiva subite dal bersaglio.
- Documentarsi.
- Intraprendere un percorso psicologico.
Una volta elaborato il “lutto” e il “trauma”, il Bersaglio vivrà una vita più piena, amerà di più sé stesso, sarà più consapevole di sé stesso e di cosa desidera dalla propria vita e dalle relazioni, sarà in grado di fiutare rapidamente nuovi eventuali NM ed evitarli, saprà proteggersi con grinta e credere in sé stesso.
La guarigione dall’abuso psicologico secondo la psicoterapeuta statunitense Shannon Thomas, deve passare attraverso cinque fasi:
- DISPERAZIONE
- EDUCARSI
- RISVEGLIO
- I PALETTI
- RESTAURAZIONE
- MANTENIMENTO
La differenza tra una relazione abusante e una normale sta nelle motivazioni sottese ai comportamenti. In un rapporto normale, entrambi i partner vogliono incontrare la persona che starà con loro tutta la vita. Entrambi entrano nella relazione con onestà e autenticità. Entrambi hanno gli strumenti per amare. In un rapporto tossico, solo la vittima prova questi sentimenti. L’abusante è presente solo per acquisire potere o per passare il tempo. Due situazioni completamente diverse: una è normale, l’altra è abusante.”
SHANNON THOMAS
Leggi anche: L’Autostima e l’Assertività come strumenti per contrastare la Manipolazione Relazionale
Per richiedere supporto psicologico è necessario aver maturato la decisione di prendersi cura di sé in modo realistico e prendere un primo appuntamento.
LINK
Gruppi FB Guarire dall’abuso nascosto
La Fenice Donne sopravvissute ai narcisisti
Supporto dell’Arma dei Carabinieri per la Tutela dalle forme di violenza
Chayn Italia – Strumenti contro la violenza di genere
Cinzia Mammoliti
AFORISMI
Ci sono gli esseri umani. E poi ci sono i narcisisti perversi/sadici/psicopatici.
Il cielo è azzurro, il prato è verde e il narcisista distorce la realtà.
La preghiera del narcisista:
“Non è successo, se è successo non era così grave.
Se era così grave, comunque non è importante.
E se lo è, non è colpa mia.
E se è colpa mia, non l’ho fatto apposta.
E se l’ho fatto apposta,
te lo meritavi.”
Il narcisista manda in frantumi il tuo cuore e manda in pappa il tuo cervello.
Credere ai fatti, non alle parole.
Una volta che ti sei accorto della recita, sta a te chiudere il sipario e lasciare il teatro.
Pensavo fosse amore invece era un abuso.
Il dolore che il bersaglio sente non è dolore d’amore ma dolore da abuso.
L’unico modo di vincere, è perdere.
Tu mi facevi male e io ti chiedevo scusa.
Chi ama solo una metà, non ti ama a metà, ma per nulla.
Il verme mangia sempre la mela più succosa.
La morte del bruco è la nascita della farfalla.
Uno starlight deve rompersi prima di brillare.
Il tuo dolore non farà più male.
La miglior vendetta è il sorriso, la felicità e il successo.
Perdonati per non aver saputo ciò che non avevi ancora imparato.
Libri per aiutarsi
Guarire dall’abuso nascosto di Shannon Thomas
Vendicatevi fiorendo di Flavia Dragani
Non mi freghi più di Cinzia Mammoliti
Dopo Narciso la Primavera di Federica Bosco